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giovedì 24 febbraio 2011

La guerra di successione Austriaca

autrice: Sathe Molla

Alla morte di Carlo VI D’Asburgo (1740) gli succede al trono la figlia Maria Teresa, andando contro la legge salica. Questa decisione non piacque agli Stati Europei. Nel 1741 scoppiò una guerra tra Prussia, Francia e Spagna contro Gran Bretagna, Province Unite, Austria e Savoia. La guerra finì nel 1748 senza grandi cambiamenti.

mercoledì 23 febbraio 2011

La divisione della Polonia


autori: Ponticelli Alessandro e Xausa Arianna

Nel 1732 Russia, Prussia e Austria firmarono un’alleanza segreta contro la Polonia per mantenerla in uno stato di dipendenza politica: il patto delle tre aquile nere.
Al momento di decidere chi avrebbe dovuto essere il re di Polonia dopo Augusto II, la Francia impose il suo dominio. A quel punto lo Zar russo Pietro I Romanov impose il duca di Sassonia Augusto III, sovrano tedesco alle dipendenze della Russia.
Tra il 1772 e il 1795 le tre aquile si spartiscono la Polonia.

La guerra di successione spagnola

                        Autori : Rossetti Kevin e Bonato Giada 

Alla morte del sovrano di Spagna Carlo II, viene proclamato re di Spagna il duca Filippo D’Angiò, nipote di Luigi XIV, il quale assume il nome di Filippo V di Borbone. Le potenze europee si spaventano: l’ unione di Spagna e Francia avrebbe dato vita a un regno troppo forte rispetto alle altre monarchie. Fu così che Gran Bretagna, Province Unite e Austria si coalizzarono contro i Francesi. La guerra di successione spagnola finì con la pace di Utrecht (1713). La Francia dovette accettare la divisione delle due corone; la Spagna perse diversi territori, perdendo addirittura il controllo di Gibilterra che diventò inglese.                                                                                             

Voltaire: Candido ovvero l'ottimismo


consigliato da Benatelli Lisa e Pierro Nicola 

François Marie Arouet, più noto come Voltaire è stato un filosofo, scrittore, drammaturgo e poeta francese.
Nel 1713 lavorò come segretario all’Ambasciata francese all’Aia, poi tornò a Parigi per effettuare il praticantato presso un notaio, onde seguire le orme paterne: in realtà egli desiderava sottrarsi all’ influenza dei genitori.
Cominciò a scrivere articoli  e versi duri verso le autorità costituite. I suoi scritti  trovarono successo nei salotti nobiliari : nel 1716 ciò gli costò l’esilio a Tulle e Sully sur Loire.
 Una delle sue opere più famose è “Candido ovvero l’ottimismo”(1758). Le rocambolesche disavventure del “semplice” Candido dimostrano la vanità dell’ottimismo razionalista, che vedeva realizzato nell’universo il migliore dei mondi possibili…in realtà è una straordinaria lezione di sopravvivenza alle catastrofi della natura e della storia.

“Bisogna coltivare il nostro giardino”

martedì 22 febbraio 2011

La condanna dell'Enciclopedia

autori: Teso Giulia e Gabbatel Alessandro

L’enciclopedia o dizionario ragionato delle scienze delle arti e dei mestieri è una gigantesca opera scritta in 28 volumi contenenti settantaduemila articoli pubblicata dal 1751 al 1772. L’opera fu affidata a Diderot e D’Alembert ed anche ad altri illuministi come Rousseau e Voltaire. Inizialmente l’enciclopedia ricevette il consenso dell’autorità, ma nel 1759 Papa Clemente XII e Luigi XIV pronunciarono una condanna contro quest’opera. Alla fine grazie a Madame de Pompadour la pubblicazione fu portata a termine.

Denis Diderot: l'anima dell'Enciclopedia

 

autori: Teso Giulia e Gabbatel Alessandro


Denis Diderot nasce il 5 ottobre del 1713 a Langres, da una famiglia borghese benestante. Dopo aver studiato presso il collegio gesuita si trasferisce a Parigi, per iscriversi all’università, da cui esce con il titolo di “maestro d’arte” nel 1732. Pur non avendo un preciso indirizzo di carriera si adatta a diversi lavori, come lo scrivano pubblico, frequentando altri suoi coetanei bohemien nei café, dove circolano le idee illuministiche e libertine. Studia greco, latino, medicina e musica, guadagnandosi da vivere come traduttore.
Infatti nel 1745 traduce il “saggio sulla virtù” in onore di Shaftersbury, dell quale ammira le idee di tolleranza e di libertà. Scrive altri saggi come: i pensieri filosofici, scritti (1746), l’interpretazione della natura (1753). Viene incarcerato a Vincennes per alcuni dei suoi scritti giudicati sovversivi così passa cinque mesi di prigionia. Nel 1773 si reca a Pietroburgo dove mostra all’imperatrice Caterina II i suoi progetti di riforma sulla società e sull’ istruzione.

Il Secolo dei Lumi: l’Illuminismo

autore: Sathe Molla

L’Illuminismo voleva allontanare l’umanità dall’ignoranza, dal pregiudizio e dal dispotismo attraverso i libri, giornali, vari scritti e discorsi.
Questo movimento filosofico culturale sosteneva la priorità della ragione dell’uomo. Gli illuministi erano a  favore della libertà degli uomini, che sono tutti uguali poiché dotati della stessa ragione,e quindi erano contrari all’assolutismo.
Considerando che solo la conoscenza poteva far fare passi avanti all’uomo e alla società si cominciò a lavorare alla “Enciclopedia, o dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri”. A quest’opera collaborarono diversi intellettuali, tra i quali Denis Diderot, D'Alembert, Voltaire e Rousseau.

Liberismo: il pensiero economico moderno di Adam Smith

autore: Sathe Molla

"Se tutti fanno i propri interessi aumenterà in qualche misura la ricchezza e tutti ne godranno, sebbene in maniera diversa: chi investe guadagnerà di più del povero, ma tuttavia anche quest’ultimo avrà dei benefici". 
Adam Smith è contrario all’intervento dello stato nelle questioni relative all’economia.

Il Settecento: scienza e privatizzazione

autore: Sathe Molla

Il Settecento è un secolo di grandi scoperte scientifiche, prima fra tutte la scoperta dell’elettricità.
Thomas Newcomen e James Watt inventarono le prime macchine a vapore che permisero lo sviluppo delle ferrovie e la nascita dell’ industria moderna.
Le prime attività ad imboccare la strada della meccanizzazione furono quelle tessili in Inghilterra .
Nel 1764 un falegname –tessile James Heargraves inventò un congegno che permetteva a un solo operaio di controllare contemporaneamente 7 filatoi.
Nello stesso periodo Edward Jenner scoprì il vaccino del vaiolo.
Le migliori condizioni di vita portarono un crescita demografica, per questo vennero eliminate le terre comuni, date ai privati che le coltivano per sostenere la maggiore domanda di cibo.

giovedì 17 febbraio 2011

I Nativi Americani

 

autori: Lisa Sarto e Alvise Bottan


I Nativi Americani venivano dalla Mongolia: grazie a una glaciazione dello stretto di Bering raggiunsero a piedi l’Alaska.
Erano divisi in tribù:
-Algonchini che vivevano in Alaska e in Canada ed erano cacciatori nomadi
-Sioux vivevano di raccolta e caccia ai bisonti nelle grandi pianure interne
-Irochesi si dedicavano all’agricoltura e all’artigianato, popolavano le terre attorno ai grandi laghi e una parte della costa ovest.
Nelle tribù il governo spettava a un capo e a un consiglio degli anziani
Alle donne spettavano compiti importanti come eleggere il capo,stabilire i matrimoni e amministrare le terre.
Gli indiani erano animisti anche se molti credevano in un  essere supremo (Manitù) e davano grande importanza ai medici-stregoni (sciamani).

Le colonie francesi in America del Nord



Autori: Santon Alex, Valente Chiara

I Francesi, meno esperti nella navigazione rispetto agli Olandesi e agli Inglesi, riuscirono ad occupare solo una parte dell’odierno Canada: il Quebec.
Gli abitanti erano per lo più pescatori e cacciatori di animali da pelliccia.
Inoltre scoprirono la zona alla foce del Mississipi a cui diedero il nome di Louisiana in onore di Luigi XIV.

I Padri Pellegrini della Mayflower


autori: Biancon Francesco e Sangion Federica

Nel 1620, 102 pellegrini puritani, i Pilgrim Fathers, giunsero in America a bordo di una nave, la Mayflower. Erano Olandesi e Inglesi. Giunti in America fondarono i primi nuclei della nuova Inghilterra, la città di Plymouth e Salem nell’attuale Massachusetts.
A bordo della Mayflower i padri pellegrini avevano firmato un accordo, il Mayflower Compact, che stabiliva le leggi della comunità, basate sulla semplicità dei costumi e su severe regole di comportamento: i Puritani non sopportavano il lusso, i balli, i giochi; preferivano essere frugali e laboriosi.
La loro società dava una grande importanza alla religione e all’istruzione; rifiutava invece ogni gerarchia religiosa e ogni ingerenza delle autorità civili sulla chiesa. Tuttavia, talvolta il grande rigore si trasformò in fanatismo: ne fecero le spese soprattutto le donne molte delle quali vennero accusate di stregoneria.

Le colonie inglesi in America del Nord


autori: Eva Brasolin, Sadija Mustafoska, Alessia Benatelli e Baso Francesco 

Gli Inglesi decidono di colonizzare il Nord America; dal momento che il Sud America è occupato da Spagnoli e Portoghesi.
Sulla cosa orientale vengono fondate le prime 13 colonie inglesi. Nelle colonie più meridionali furono create grandi piantioni di tabacco e cotone. La maggior parte della manodopera di queste piantagioni era costituita da schiavi africani.
A causa dell’aumento demografico, i coloni inglesi si spostano poi verso Ovest (WEST).
In questo spostamento si trovano a scontrarsi con gli indigeni chiamati “ pellerossa”, perché si cospargevano di ocra rossa per difendersi dagli insetti. I pellerossa vennero sterminati.

giovedì 10 febbraio 2011

Nascono le Compagnie delle Indie

autore: Adis Lutisoski

Nel Seicento nascono delle compagnie di mercanti inglesi, olandesi e francesi, alle quali venivano accordati monopoli.
La compagnia delle Indie Orientali aveva il monopolio in Asia della spezie e dei tessuti.
La compagnia delle Indie Occidentali si era stabilita in America del Sud.

giovedì 3 febbraio 2011

I Turchi riprovano ad assediare Vienna

autore: Adis Lutisoski

Nel 1683 gli Ottomani provano a conquistare Vienna: partendo da Belgrado, si dirigono verso l’ Austria, devastando e massacrando.
Giunti a Vienna cercano di assediarla ma nel frattempo è stata organizzata la Lega Santa, composta dagli Asburgo, da Venezia, dalla Polonia e dalla Russia.
La Lega  Santa riesce a cacciare i Turchi che perdono Ungheria, Transilvania, Croazia, Slovenia, Ucraina e il Peloponneso (conquistato da Venezia) .