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venerdì 31 ottobre 2014

L'India britannica

autrice: Azzalin Ester

All'inizio dell'Ottocento, l'India era ancora un paese contadino.
La popolazione era suddivisa in caste chiuse. Questo mondo tradizionale venne sconvolto dagli Inglesi.
Le coltivazioni delle popolazioni locali vennero sostituite dalle piantagioni di cotone, juta e tè.
Le materie prime poi lavorate Inghilterra venivano imposte nel mercato indiano; venne imposta anche la cultura e la lingua.
In occasione di un ribellione l'Inghilterra assunse il controllo diretto sulla colonia: al posto di tanti funzionari inglesi furono scelti intermediari indigeni vennero scelti notabili locali.
Gli Europei promossero la costruzione di un'estesa rete ferroviaria, che garantì il controllo sul territorio indiano.
Nel 1876 la regina inglese Vittoria ricevette il titolo di imperatrice delle Indie.

venerdì 17 ottobre 2014

La spartizione dell’Africa


autore: Francesco Piazza

Nel 1884 le grandi potenze si riunirono al congresso di Berlino e, senza invitare un solo capo africano, si spartirono l’Africa.
L’Inghilterra divenne rivale della Francia per l’Egitto e si scontrò militarmente con la Russia in Afghanistan, con gli olandesi e i tedeschi in Sudafrica, ricco di diamanti. 
La Francia iniziò una contesa con l’Italia per la Tunisia e con la Spagna per il controllo del Marocco. 
Il Belgio si prese il Congo, in contrasto con la Germania e la Russia. 
Questa competizione imperialistica portò a una corsa agli armamenti e a una politica dell’aggressione.  

L'imperialismo

autore: Francesco Piazza

Nell'ultimo quarto dell’800 l’evento storico più importante fu l’imperialismo delle grandi potenze che si spartirono il mondo in possedimenti coloniali e in zone di influenza. Porzioni sterminate del mondo entrarono in contatto con la civiltà moderna per diventare, tuttavia, colonie da depredare. 
Le ragioni dell’imperialismo furono diverse:
Cause economiche
-nuove zone dove investire i capitali e creare nuovi mercati;
-trovare materie prime a basso costo, di cui il mondo “povero” era pieno;
-specializzarsi in monoculture.
Vennero così poste le basi dell’enorme problema del sottosviluppo.
Cause ideologiche
-diffusione del nazionalismo e culto della violenza dei paesi Occidentali;
-idea di dominazione sui paesi arretrati abitati da “razze inferiori”;
-idea di esportare la civiltà dei bianchi in ogni angolo della Terra, in quanto la migliore.

I cattolici e la questione sociale


autore: Davide Dorigo

Papa Leone XIII, il 15 maggio 1891, emanò la lettera enciclica Rerum Novarum:  il documento condannava il socialismo, respingeva l'idea della lotta di classe e condannava gli scioperi, ma sosteneva la riduzione dell'orario di lavoro, la necessità della collaborazione fra il padrone e gli operai e della assistenza da parte dello Stato nei confronti del benessere degli operai, in particolar modo dei bambini e delle donne. Venne introdotta l'idea della moralità in economia. Questa enciclica avviò le relazioni  tra i cattolici e le masse lavoratrici: sorsero casse rurali e cooperative cristiane.
Nel 1919 venne  fondato il Partito popolare, diretto da Don Luigi Sturzo .

martedì 14 ottobre 2014

La prima e la seconda Internazionale

autore: Matteo Comerci

Le organizzazioni operaie dei diversi paesi europei si incontrarono a Londra nel 1864, dando vita alla Prima Internazionale dei Lavoratori, alla quale parteciparono anche Karl Marx e Friedrich Engels, fondatori del pensiero socialista. Essi si scontrarono con il pensatore anarchico Michail Bakunin, che rifiutava il programma di lotta organizzata marxista. La Prima Internazionale si sciolse nel 1876, e ebbe come conseguenza la nascita dei diversi partiti socialisti in Europa.

Nel 1889 a Parigi fu fondata la Seconda Internazionale, che di fatto era una federazione di partiti socialisti e sindacati che si incontravano per discutere i problemi del movimento operaio: riduzione dell’orario di lavoro (8 ore) e le forme di lotta contro il capitalismo (scioperi e comizi). Anche in questa occasione ci furono incomprensioni tra due fazioni: i rivoluzionari (Karl Marx, Rosa Luxemburg e Lenin) e i riformisti.

venerdì 10 ottobre 2014

La condizione femminile e operaia

autrice: Brussolo Francesca

Con la nascita della società di massa, nasce da parte di tutta la popolazione il desiderio di partecipare alla vita politica. Presto si arrivò al suffragio universale maschile (in Italia solo nel 1918), per questo in molti paesi le donne si associarono per "lottare", per questo diritto. 
In Inghilterra le femministe che rivendicavano questo diritto vennero chiamate "suffragette". In Inghilterra le donne poterono votare dal 1918, mentre in Italia dovettero attendere il 2 giugno del 1946.
Nello stesso periodo nascono i partiti di massa:
- i partiti socialisti, che raccoglievano la scontentezza per le ingiustizie sociali;
- i partiti cattolici;
- i partiti nazionalisti.
Inoltre crebbero e diventarono di massa le organizzazioni sindacali che cercarono di far valere i diritti dei lavoratori contro le classi dirigenti conservatrici.
Gli operai avevano ritmi di lavoro frenetici, potevano essere assunti e licenziati a seconda delle esigenze di produzione e lavoravano in ambienti malsani e tossici.

lunedì 6 ottobre 2014

...altri settori progrediscono

autore: Andrea Callegari

Le nuove macchine vennero create con  materiali innovativi, tra cui l' acciaio: nato dalla fusione di ferro e carbonio. Tale materiale venne utilizzato per la costruzione di grattacieli. 
Anche la chimica fece passi da gigante soprattutto per quanto riguarda i metodi di conservazione dei cibi e i medicinali. Tutto questo migliorò le condizioni di vita dei paesi occidentali, dove si espansero anche i mezzi di comunicazione (il telegrafo senza fili di Guglielmo Marconi) e di trasporto (navi di linea e treni).

venerdì 3 ottobre 2014

Le grandi invenzioni



Autore: Moises Luarez

Il processo di crescita industriale stimolò la ricerca scientifica: questa fu l' epoca degli inventori e del progresso tecnologico.
Vennero introdotte due nuove fonti di energia: l' elettricità e il petrolio, necessari per muovere le catene di montaggio.
Era il 1879 quando Thomas Edison inventò la lampadina.
L'elettricità  rivoluzionò la vita delle persone e delle città e i tram cominciarono a sferragliare sulle rotaie cittadine, e si misero a correre le prime metropolitane (Londra, Berlino, Parigi).
Nel 1860 Antonio Pacinotti aveva inventato la dinamo per produrre elettricità e nel 1880 Edison aveva costruito la prima centrale elettrica che sfruttava la forza delle cascate del Niagara.
Verso il 1870 Sigfried Marcus inventò un motore a combustione interna alimentato con un distillato del petrolio: la benzina.
Per sperimentarlo inventò il motore a scoppio. 
Nel 1885 Carl Benz lo montò sulla prima motocicletta.
L' anno successivo Daimler realizzò la prima auto, prodotta in piccola serie dal 1893.
Il 17 dicembre del 1903 i fratelli Wright  costruirono il primo aero che si staccò dal suolo, in Carolina del Nord in America.