L’indipendenza della Grecia e la liberazione del Sudamerica, dal dominio coloniale spagnolo e portoghese, ridiedero fiducia ai rivoluzionari.
Nel 1830 Parigi insorse e il re in carica, Carlo X, venne sostituito da Luigi Filippo d’Orleans, nominato dal parlamento.
In Italia sostenitore della sollevazione popolare fu il carbonaro Giuseppe Mazzini, che in esilio in Francia fondò “La Giovane Italia ”: un’associazione di rivoluzionari che avrebbe dovuto educare il popolo ad agire in prima persona per la conquista della propria libertà.
I primi moti mazziniani ( in Liguria e in Calabria) fallirono, la Giovane Italia si disgregò, ma il suo spirito continuò a vivere nelle successive lotte per la liberazione e unificazione d’Italia.
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