autori: Giuseppe Frena e Antonella Perone
Nella seconda metà del Quattrocento i navigatori europei (in particolare portoghesi e spagnoli ) decisero di cercare nuove rotte, per curiosità scientifica, per trovare nuove merci e per diffondere la fede cristiana.
I Portoghesi volevano raggiungere le terre bagnate dall’Oceano Indiano e andare a Oriente per acquistare spezie e beni di lusso. Per non avere problemi con Genovesi, Veneziani, Arabi e Turchi decisero di tentare la circumnavigazione dell’Africa. La spedizione fu finanziata dal principe Enrico "il navigatore" e portata a termine da Vasco de Gama nel 1497.
Gli Spagnoli volevano trovare un’altra rotta per le Indie, non potendo usare la rotta portoghese (un accordo stabiliva che gli spagnoli potevano navigare solo a nord delle Canarie).
Cristoforo Colombo (un navigatore genovese) andò dalla regina Isabella di Castiglia, per presentare il suo progetto: era convinto che andando verso Occidente sarebbe arrivato in Asia.
La regina gli diede fiducia.
Colombo partì il 3 agosto 1492 con tre caravelle (Niña, Pinta e Santa Maria) dal porto di Palos, e arrivò a San Salvador il 12 ottobre 1492, convinto di essere in Asia.
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