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giovedì 6 gennaio 2011

Don Chisciotte della Mancia


consigliato da Giuseppe Frena

DON CHISCIOTTE della MANCIA
Questo romanzo, scritto intorno al 1600 dallo scrittore spagnolo Miguel Cervantes, è considerato parte fondamentale della letteratura spagnola. “Don Chisciotte” parla di un cinquantenne di nome Alonso Quijano che è appassionato di romanzi cavallereschi.
Le letture lo appassionano così tanto da trascinarlo in un mondo fantastico, nel quale si convince di essere chiamato a diventare un cavaliere errante. Alonso inizia così a girare per la Spagna. Durante il suo tragitto si porta dietro un contadino di nome Sancio Panza, a cui promette il governo di un’isola nel Nuovo Mondo, a patto che gli faccia da scudiero.
Purtroppo per don Chisciotte, la Spagna del suo tempo non è quella della cavalleria. La sua visionaria ossessione lo spinge a leggere la realtà con altri occhi. Inizierà quindi a scambiare i mulini a vento con giganti dalle braccia rotanti, i burattini con demoni e le greggi di pecore con eserciti nemici.
CURIOSITÀ
Nel Don Chisciotte ogni cosa può essere soggetta a diversi punti di vista. Le vicende cavalleresche ormai sono parole vuote, ma don Chisciotte a causa della sua pazzia non se ne accorge e cerca di ristabilire i rapporti fra realtà e libri.
L’ AUTORE
In quest’opera, pubblicata in due volumi nel 1605 e nel 1615, l’autore prende di mira con l’arma dell’ ironia i romanzi cavallereschi e la società del suo tempo; la sua influenza sulla letteratura spagnola è stata tale che lo spagnolo è stato definito "la lingua di Cervantes".

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