Subito dopo aver occupato la Polonia, nell'aprile 1940 Hitler occupò Danimarca, Norvegia, Olanda, Lussemburgo e Belgio e da qui aggirò la linea difensiva francese Maginot; dopo una serie di rovinose sconfitte, l'esercito francese fu annientato. Mussolini convinto che la fine della guerra fosse imminente, nonostante l'impreparazione militare il 10 giugno 1940 decise di entrare in guerra contro la Francia e l'Inghilterra per partecipare da vincitore alle trattative di pace. La Francia il 24 giugno si arrese: la parte settentrionale della Francia divenne zona di occupazione tedesca, mentre nella zona meridionale si costituì un governo collaborazionista con sede a Vichy.
Gli inglesi erano rimasti da soli a sostenere la guerra contro la Germania e l'Italia. Il 27 settembre del 1940 Germania, Italia e Giappone stipularono il Patto tripartito, un patto di reciproco appoggio in seguito fu firmato anche da Ungheria e Romania.
Il 28 ottobre Mussolini decise di muovere guerra alla Grecia, ma l'impresa militare fu un fallimento: i Greci contrattaccarono e si spinsero fino in territorio albanese.
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